Qualora, a pochi minuti dalla scadenza per la presentazione delle offerte, la piattaforma presenti dei problemi tecnici, quali profili di responsabilità si delineano in capo al concorrente che non ha provveduto a presentare la documentazione con congruo anticipo?
Lo scorso 18 maggio il TAR Campania, con sentenza n. 3035, ha espresso il proprio orientamento in merito a tale questione.
Con ricorso n. 1591/2023, una società aveva adito il Tribunale Amministrativo perché annullasse il provvedimento con cui la stessa era stata esclusa da una gara a causa di problemi tecnici della piattaforma di presentazione delle offerte.
La piattaforma in questione dapprima indicava erroneamente la necessità di inserire offerta tecnica ed offerta economica nella medesima sezione; da tale equivoco ne derivava l’impossibilità di procedere con la presentazione delle istanze; ottenuti chiarimenti in merito alle modalità di completamento della procedura, la società non riusciva a presentare la propria domanda a causa della chiusura anticipata, di circa quindici minuti, del portale.
Il Collegio, nel caso de quo ha accolto il ricorso della società esclusa stante il disposto del Disciplinare di Gara che testualmente disponeva: “Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per le ore 12.00 del giorno Lunedì 13/03/2023. Entro il termine innanzi riportato, l’operatore economico dovrà avere cura di “inviare” la documentazione attraverso l’apposita sezione della piattaforma digitale”, a nulla valendo l’ipotesi per cui il concorrente sarebbe tenuto ad avviare con congruo anticipo le procedure di caricamento dell’offerta sul sistema. In tale ultimo caso, infatti, si finirebbe per soggettivizzare di volta in volta il canone della diligenza professionale.
Concludono i Giudici amministrativi, aggiungendo che il concorrente tenuto a presentare domanda entro un certo termine non può essere gravato anche da un onere di maggior diligenza consistente nell’agire con largo anticipo rispetto ai termini di scadenza.
