Il Decreto Semplificazioni “bis”, D.L. 31 maggio 2021, n. 77, Pubblicato in gazzetta Ufficiale, introduce ulteriori novità rispetto al Decreto Semplificazioni n. 76/2020 (conv. in legge 120/2020).
Tra gli aspetti disciplinati dalla nuova norma, particolare rilievo assume la rimodulazione degli affidamenti diretti di lavori, forniture e servizi di architettura e ingegneria.
Entrando nel merito della nuova rimodulazione delle soglie entro le quali si potrà ricorrere all’affidamento diretto si riscontra l’innalzamento di tali soglie rispetto alle disposizioni del primo Decreto Semplificazioni.
La nuova disposizione normativa prevede:
- L’affidamento diretto – senza valutazione dei preventivi – dei lavori di importo inferiore ad € 150.000 e di servizi, forniture e servizi di architettura e ingegneria di importo inferiore ad € 139.000 (in questi casi il legislatore ritiene opportuna una dettagliata motivazione inserita nella Determina a contrarre);
- L’esperimento di procedura negoziata senza bando con invito di 5 operatori e con previsione del criterio di rotazione per servizi e forniture di importo inferiore o pari ad € 139.000 e per i lavori di importo compreso tra € 150.000 ed €1.000.000;
- L’esperimento di procedura negoziata senza bando con consultazione di 10 operatori e con previsione del criterio di rotazione per i lavori di importo pari o superiore ad € 1.000.000.
Occorre precisare che la conditio sine qua non perché si possa applicare la nuova normativa sia che la determina a contrarre o qualunque atto di avvio del procedimento siano adottati entro il 30 giugno 2023.
La modifica introdotta dal D.L. 77/2021 opera, analogamente a quanto già precedente disposto dalla L. 120/2020, in deroga alle previsioni degli articoli 36, comma 2 e 157, comma 2 del d.lgs. 50/2016 e ne estende l’applicabilità fino al 30 giugno 2023; dopo tale data si prevede un ripristino dello status quo ante e un ritorno a quanto disposto dal Codice degli Appalti.
